Categorie: Il Gardenauta

Bioclimatica, la serra in abito da sera

LA SERRA NELLA STORIA La storia di questa struttura è davvero antica. Nel XVIII secolo serre, limonaie arancere e ricoveri per piante non erano allora solo luoghi per riparare le piante, ma rappresentavano elementi di vita delle villa settecentesce: vi si davano anche balli, feste e banchetti. È proprio in questo periodo che, con la diffusione della passione per le piante esotiche e rare si generalizza e si estende l’uso delle serre propriamente dette, necessarie anche per la coltivazione e la conservazione dei vivai di piante fiorite per l’ornamentazione dei parterres, allora di gran moda. La loro architettura quindi faceva parte di quella della casa o comunque arricchiva il giardino offrendo la possibilità di costruire ricchi e fastosi fondali ai viali, ai pratoni, ai parterres. Questa funzione oggi è di nuovo assolta dai giardini d’inverno e dalle serre bioclimatiche che sono vani vetrati confinanti o integrati con gli edifici.

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CI SONO SERRE E SERRE In generale una serra, come tutti sanno, è un ambiente costruito appositamente per coltivare fiori e piante con le stesse caratteristiche del loro habitat naturale. In una serra riscaldata del Nord Europa si potranno  in tal modo coltivare piante che solitamente si sviluppano in paesi dal clima tropicale; ugualmente, in serre refrigerate si potrà ottenere lo scopo opposto. Le serre quindi hanno la prerogativa di poter creare l’ambiente ideale per il tipo di piante che si intende coltivare. Generalmente nei nostri giardini si coltivano piante, fiori e ortaggi compatibili con il nostro clima mediterraneo per cui la serra ha il solo scopo di proteggerle dalle intemperie, assicurando loro una temperatura che non scenda al di sotto dello zero. Quelle amatoriali -di cui parleremo in un articolo dedicato- vengono di norma realizzate nei giardini e negli orti, più difficilmente sui balconi e terrazzi. Si tratta di piccole serre non riscaldate, realizzate con poco materiale e tanto saper fare: la tipologia più facile da costruire per gli spazi all’aperto è senza dubbio quella che prevede la struttura a tunnel. Ma quali sono invece le ultime novità del settore?

LA SERRA BIOCLIMATICA Parliamo di una delle ultime novità del settore. I loro vantaggi sono davvero diversi. Innanzitutto, come dicevamo sopra, possono essere sfruttate non solo per le piante ma come veri luoghi di ritrovo e aggregazione della casa: luminose, bellissime e molto rifinite si integrano perfettamente con le unità abitative. E tutto questo facendovi risparmiare. Rappresentano, infatti, splendide soluzioni di edilizia biocompatibile che dotano le abitazioni di uno spazio funzionale, di una struttura green per il risparmio energetico, ma anche di un ambiente altamente suggestivo e godibile tutto l’anno non solo dalle vostre beniamine verdi ma anche da voi e dai vostri ospiti. Le serre bioclimatiche (tra le aziende leader in questo settore vi segnaliamo Baltera) sono infatti realizzate con infissi e materiali ad alta efficienza energetica, posizionate con un orientamento specifico rispetto agli assi cardinali. Senza contare, particolare non certo sottovalutabile, che questo tipo di serre non costituiscono volumi ai fini dell’accatastamento. Secondo la normativa vigente, infatti, quello coperto dalla serra è un volume tecnico adibito a sistemi solari passivi per il risparmio energetico e non va a incidere sulla superficie dell’abitazione, evitando di incrementare la cubatura della vostra casa. Per farvi capire meglio di cosa tratta, visionate con attenzione la bella infografica qui di seguito. Chiarirà qualsiasi vostro dubbio.

Scopri di più sulle serre bioclimatiche: Serre Solari: I permessi necessari

Junio Tumbarello

La chiave della felicità risiede in un giardino. Con Vivaitaliani sto cercando di conciliare la mia esperienza nel campo della Rete e dei contenuti con la mia passione per la Terra. "Un uomo, d'altronde, ha bisogno di aria, di mare, di vento e di sole" mi ha detto un tizio conosciuto sul Cammino di Santiago che prima lavorava triste tra le quattro mura di un ufficio e ora è il guardia-parco più felice di Spagna. Mi piacerebbe seguire il suo esempio, d'altronde sono un giornalista professionista che ha sempre voluto fare il giardiniere. Ogni giorno mi dedico al mio orto biologico, ad un piccolo pollaio, ai miei due fedeli labrador, Puck e Othello, e a cinque fantagatti nella regal contea di Fantabosco.

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Junio Tumbarello

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