Categorie: Orto & Giardino

Sabato, Orto subito

La prima cosa da fare è l’ordine. Decidete da cosa cominciare. Diciamo che dopo la pausa invernale la cosa migliore è ripulire e sistemare, togliere le foglie, lavare i vasi, reperire tutte le cose che vi serviranno come terra, legacci e, se non le avete ancora a casa, pensare a dove comprare le vostre piantine a cui dar dimora. Se avete anche un solo metro quadro di terreno vi ricordiamo che da oggi in pieno campo potete già piantare ravanello, scalogno, pisello, melanzana, cicoria da taglio, crescione, basilico, spinacio, aglio, cipolla bianca, patata e salvia. Se avete una piccola green-house perchè non prendete i contenitori delle uova.. o i contenitori dello yogurt utilizzati (ben lavati mi raccomando) e realizzatene dei piccoli vasetti per i semini di melone, cocomero, peperoncino, zucchina, cetriolo e origano. Teneteli protetti, appena sarà il momento, magari tra qualche settimana, potreste già pensare di trapiantarli.

I FANTALAVORI DI OGGI? Cosa faremo oggi noi? Innanzitutto metteremo mano alle strutture di legno e rete per conigli che abbiamo pensato di montare su una parte del nostro piccolo orto. Sono strutture che potete realizzare anche voi, leggere e perfettamente compatibili con piccoli ambienti verdi (se disponete di un terreno), servono a preservare alcune zone di coltivazione dalle foglie, da eventuali oggetti che col vento potrebbero rovinare le vostre colture più delicate (come lattughe, radicchi e tutto quello che rimane “basso”) e specialmente dai vostri amici a quattro zampe: gatti e cani nutrono sempre una particolare predilezione per le vostre beniamine verdi. Quindi prevenire è sempre meglio che curare. Naturalmente a parte i lati di protezione (che potete già notare nella foto a sinistra), pensermo anche un “coperchio” sempre di legno e rete che si possa aprire e chiudere con facilità. Una volta ultimata la struttura, penseremo alla pulizia del terreno. Oggi che c’è il sole in buona parte dello Stivale, è l’ideale per vangare, zappare e rastrellare, togliendo foglie e tutto quello che fratello vento ha portato nel nostro giardino. In ultimo, pianteremo le melanzane e i pomodori (solo dopo aver rinforzato il cannucciato e tutta la piccola impalcatura che servirà a fare abbarbicare le regine delle Solanacee), ma anche indivia e le lattughe nuove.

RINCALZO, RANUNCOLI E AMICHE ERBACCE Non dimenticatevi di rincalzare! A primavera c’è sempre bisogno di rincalzare alcune piante dell’orto, a cominciare dalle patate: quando i germogli presentano due o tre foglie, è necessario addossare un po’ di terra alla fila di piante, così da stimolare di patata in modo da favorire la produzione di nuove radici. Se siete stati così fortunati da aver già seminato in serra alcune varietà, ricordatevi che se siete già in tempo di trapianti che è necessario bagnare la terra che contiene la pianta la sera prima, e lo stesso va fatto con il terreno stesso che ospiterà la pianta. Attenzione anche che la terra dell’orto non sia eccessivamente bagnata. Un ultimo consiglio, non estirpate proprio tutte le vagabonde del giardino: le erbacce possono essere “consociate” alle verdure e nella coltivazione naturale non bisogna fargli troppo la guerra. Ma questo è un altro argomento (ne parleremo il prossimo week-end). I fiori di oggi sono il ranuncolo e la margherita. Recatevi dal vostro vivaio preferito e andate a comprarne qualche pianta. Con le margherite si fanno delle bellissime bordure. Buon week-end e buon giardinaggio!

Nella foto di Pietro Scapin in alto vedete un’installazione degli architetti Denise Bonapace (con la collaborazione di Peter Bottazzi) per il Milano Design Week 2011, “Da morto a Orto“: dedicheremo al più presto un articolo a questi bellissimi oggetti creativi. Non si tratta solo di una collezione di pezzi unici, ma di una rilettura critica e ironica degli oggetti che ci circondano e che non riconosciamo più, o che sono “in fin di vita”: cose e mobili di casa, destinati a scomparire, resuscitano in una nuova veste ibridati e innestati. Orti da camera e banchi di “educazione colturale”, per coltivare terra e sentimenti (Promosso da AMSA, in collaborazione con Fratelli Ingegnoli e l’organizzazione no-profit Banco Building).

 

 

Junio Tumbarello

La chiave della felicità risiede in un giardino. Con Vivaitaliani sto cercando di conciliare la mia esperienza nel campo della Rete e dei contenuti con la mia passione per la Terra. "Un uomo, d'altronde, ha bisogno di aria, di mare, di vento e di sole" mi ha detto un tizio conosciuto sul Cammino di Santiago che prima lavorava triste tra le quattro mura di un ufficio e ora è il guardia-parco più felice di Spagna. Mi piacerebbe seguire il suo esempio, d'altronde sono un giornalista professionista che ha sempre voluto fare il giardiniere. Ogni giorno mi dedico al mio orto biologico, ad un piccolo pollaio, ai miei due fedeli labrador, Puck e Othello, e a cinque fantagatti nella regal contea di Fantabosco.

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Junio Tumbarello

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