Categorie: Casa & Bricolage

Libreria? Di legno riciclato è meglio

FATELI A PEZZI Dalle foto che vedete, i risultati di alcune librerie sono davvero eccezionali. Naturalmente ciò che vi suggeriamo è di partire dall’idea stessa del riciclo, in questo caso del legno. Dimenticando un po’, almeno nella fase progettuale l’oggetto d’origine: nel nostro caso un bancale, una cassetta della frutta o magari dei pezzi di legno recuperati sulla spiaggia (quelli che hanno subìto un processo di saponificazione dall’acqua del mare e che al tatto si rivelano lisci e ben levigati). Non tentate quindi di risparmiare lavoro lasciando i pallet così come li avete trovati, tagliando solo grossolanamente le forme che vi servono. Non è quello l’approccio di un buon lavoro di bricolage e di riuso. Una volta buttato giù il progetto della vostra libreria, contate quanti pezzi di tavole e quanti altri moduli potranno servirvi. Per ottenere risultati quasi simili a quelle delle foto (il quasi è d’obbligo perché dipende dalla vostra manualità e dalla vostra pazienza), serviranno almeno dieci pallet e una ventina di cassette di frutta (proprio per abbondare). Saranno questo il vostro materiale (gratis) di partenza. Poi serviranno viti, tasselli (nel caso in cui decideste di fissare al muro la struttura che realizzerete), chiodi e una serie di altri utensili.

Passerete i vostri primi giorni, direi anche settimane a fare questo indispensabile lavoro preliminare. È qui il segreto di ogni piccolo lavoro di fai da te. State preparando i pezzi della vostre costruzioni da adulti

 OLIO DI GOMITO Mettetevi in testa che dovrete staccare quasi tutte le tavole che compongono i pallet e poi levigarle una ad una, avendo cura di smussare gli angoli, dove magari il legno risulta frastagliato. Non fidatevi dei siti in cui vi dicono che basta della carta vetrata per avere un risultato decente. La verità è che vi servirà una smerigliatrice o una levigatrice con dei dischi per legno e magari di diversa grana per ottenere risultati diversi e praticamente perfetti (esistono anche dei trapani con dei dischi così ma alla lunga lavorarci può risultare stancante, e quindi pericoloso).

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Quindi sempre guanti e possibilmente mascherina per evitare di respirare la terribile segatura. Passerete i vostri primi giorni, direi anche settimane a fare questo indispensabile lavoro preliminare. È qui il segreto di ogni piccolo lavoro di fai da te. State preparando i pezzi della vostre costruzioni da adulti. Più olio di gomito spenderete in questa fase più il risultato sarà gradevole.

INDUSTRARSI Inutile dire che qualche attrezzo a casa è necessario. Se proprio non avete mai fatto fai da te, mano al portafoglio: avrete un bel da fare al bricocenter più vicino a voi. Ma sappiamo che non è il vostro caso. Diciamo che a parte un buon martello che avrete in casa, vi servirà qualcosa per far leva sulle tavole dei pallet e staccarle. Un mazzuolo, un piede di porco o una sbarra di ferro, qualcosa –come avrete inteso- di estremamente contundente per infierire sui bancali. Se ci andrete delicati (non rompete le tavole naturalmente!), passerete il resto dei vostri giorni a compiere questa operazione un po’ seccante. Inutile dire che se vorrete sagomare qualche tavola, per ingentilire con una curva una forma (come nell’immagine qui accanto), avrete bisogno di un seghetto alternativo. Non fatevi mancare un avvitatore elettrico e un trapano naturalmente e una serie di chiavi, nel caso in cui decideste di utilizzare dei bulloni per fissare la struttura. Che aspettate? Industriatevi.

Anche un tocco di colore marrone scuro potrà dare un look più invecchiato e rustico al vostro mobile pallet. Mi raccomando pennello grande

PENNELLO GRANDE Un altro step è quelli di dare una passata di cementite alle tavole. Almeno quello che deciderete di fare colorate. Per tutte le altre basterà del flatting, una vernice trasparente che è perfetta per proteggere il legno dagli agenti atmosferici e dagli alcali marini, buona sia per gli interni che per gli esterni. Da utilizzare quando si desidera ottenere una finitura lucida brillante e naturale. Sarete a voi a decidere il grado di lucentezza delle vostre superfici. La prima mano, sui legni rozzi dei pallet e delle cassette, è praticamente subito assorbita e potrebbe rivelarsi una scelta consapevole, se si vuole mantenere l’aspetto originario un po’ grezzo. In generale comunque due strati di vernice saranno sufficienti se la libreria va piazzata all’interno della casa. Anche un tocco di colore marrone scuro potrà dare un look più invecchiato e rustico al vostro mobile pallet. Mi raccomando pennello grande.

MEGLIO SCEGLIERE Essendo il legno un potenziale veicolo di organismi nocivi al mondo vegetale, la Comunità Europea ha emanato, il 5 maggio 2000, la direttiva n. 2000/29 in cui ha definito dei particolari requisiti richiesti per la circolazione dei pallet tra le varie nazioni. È stato reso obbligatorio un trattamento preventivo, chiamato “fumigazione“, mediante l’utilizzo di prodotti chimici a base di Bromuro di Metile, o in alternativa il trattamento HT (heat treatment), consistente in un trattamento termico in cui il legno viene trattato in apposite celle dette essiccatoi; i due sistemi sono equivalenti ed entrambi riconosciuti validi ai fini della direttiva ISPM 15 Fao al fine di eliminare i parassiti che possono portare gravi danni alle foreste. Tale trattamento è confermato dalla presenza, sull’attrezzo, di apposita marchiatura. Quello “a caldo” è sicuramente meno nocivo. In ogni caso meglio affidarsi a pallet di provenienza certa, impiegati, ad esempio, per trasportare carta o prodotti tessili. La provenienza dei pallet deve dunque essere sicura. Magari anche quelli che vengono dal vostro supermercato, più che quelli abbandonati accanto ai cassonetti dell’immondizia.

Junio Tumbarello

La chiave della felicità risiede in un giardino. Con Vivaitaliani sto cercando di conciliare la mia esperienza nel campo della Rete e dei contenuti con la mia passione per la Terra. "Un uomo, d'altronde, ha bisogno di aria, di mare, di vento e di sole" mi ha detto un tizio conosciuto sul Cammino di Santiago che prima lavorava triste tra le quattro mura di un ufficio e ora è il guardia-parco più felice di Spagna. Mi piacerebbe seguire il suo esempio, d'altronde sono un giornalista professionista che ha sempre voluto fare il giardiniere. Ogni giorno mi dedico al mio orto biologico, ad un piccolo pollaio, ai miei due fedeli labrador, Puck e Othello, e a cinque fantagatti nella regal contea di Fantabosco.

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Junio Tumbarello

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