Categorie: Cucina & Salute

Caffè, il più costoso è cagato in Indonesia

Il Kopi Luwak è un tipo di caffè prodotto con le bacche, ingerite, parzialmente digerite e defecate dallo zibetto comune delle palme, a metà tra un panda ed una scimmia, che è particolarmente ghiotto di bacche di caffè. Potete anche chiamarlo civetta delle palme, o paradoxurus hermaphroditus. È il caffè più costoso del mondo perché una tazzina di questo “oro nero” costa addirittura quindici euro.

Il nome deriva dall’indonesiano Kopi, caffè, e Luwak, nome locale dello zibetto delle palme. Questo particolare tipo di caffè viene prodotto principalmente nelle isole di Sumatra, Giava, Bali e Sulawesi. Prima di tale scoperta, chi possedeva piantagioni di caffè considerava l’animale una minaccia per i propri guadagni, ma una volta scoperte le qualità di questo processo, le cose sono cambiate, mettendo a repentaglio la vita di queste povere scimmiette per il risvolto della medaglia (che vengono rinchiuse in gabbie per aumentarne la quantità). In realtà questo non mastica i chicchi, ma li digerisce senza subire radicali trasformazioni. Una volta defecati vengono raccolti dal terreno, privati dell’involucro esterno e infine tostati. Al gusto sembra più dolce, forse perché gli enzimi presenti nel tratto intestinale del Luwak distruggono proteine e sostanze del chicco, riducendone il senso amaro. Ed il sapore tende ad assomigliare a quello del cioccolato. Possiede una notevole carica aromatica, una pregiatissima e persistente crema, un eccellente equilibrio gustativo in cui non spiccano note particolari di acido o amaro e un eccezionale retrogusto che ricorda la vaniglia, sentori di tabacco e un leggero amaro alle erbe.

IL KOPI LUWAK IN ITALIA A Fiano Romano, a circa 50 km da Roma, è Caffè Italia uno dei principali produttori ed esportatori di questo caffè così particolare (commercializza addirittura delle cialde di Kopi Luwak). Ma questo caffè, nel Bel Paese, è quasi introvabile, per questo vi consigliamo di non lasciarvi scappare, se passate da Firenze, questa “serie limitata” di caffè luwak che lo porta al bancone del bar ChiaroScuro di Via del Corso 13r, a Firenze. Per ogni info in più contattateci allo 055 214247.

STUDI IN CORSO Attualmente ci sono ricercatori che tentano di riprodurre in laboratorio la biofermentazione del caffè Kopi Luvak da parte della civetta delle palme: una soluzione potrebbe venire dal latte, che contiene alcuni batteri già usati per altre varietà di caffè nel cosiddetto metodo a umido. Il successo di queste ricerche avrebbe parecchi vantaggi: per esempio, il processo manifatturiero non dipenderebbe più da un animale e sarebbe accettato anche da coloro che considerano l’attuale processo disgustevole. Inoltre, si potrebbe produrre una quantità più elevata di questo caffè, che sarebbe disponibile a prezzi più moderati.

 

 

Junio Tumbarello

La chiave della felicità risiede in un giardino. Con Vivaitaliani sto cercando di conciliare la mia esperienza nel campo della Rete e dei contenuti con la mia passione per la Terra. "Un uomo, d'altronde, ha bisogno di aria, di mare, di vento e di sole" mi ha detto un tizio conosciuto sul Cammino di Santiago che prima lavorava triste tra le quattro mura di un ufficio e ora è il guardia-parco più felice di Spagna. Mi piacerebbe seguire il suo esempio, d'altronde sono un giornalista professionista che ha sempre voluto fare il giardiniere. Ogni giorno mi dedico al mio orto biologico, ad un piccolo pollaio, ai miei due fedeli labrador, Puck e Othello, e a cinque fantagatti nella regal contea di Fantabosco.

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Junio Tumbarello

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