L’autunno, come l’estate, è uno stato d’animo. Fuori e dentro di noi. È una stagione di pensiero, meditazione, osservazione e contemplazione della Natura (e di riflesso della nostra essenza) ; quella stessa Natura che, una volta, proprio in questo periodo veniva festeggiata per la chiusura di alcuni cicli lunari. Il buio (delle giornate che si accorciano e dell’inverno in arrivo) nonostante il disagio fisico e le paure ataviche suscitate negli esseri umani, è parte integrante di un ciclo di generazione e rigenerazione.
L’autunno ha sempre rappresentato nell’antichità un momento molto particolare, durante il quale le forze della luce e quelle delle tenebre raggiungono perfetto equilibrio. Per molte culture l’Equinozio d’Autunno, d’altronde è un giorno di celebrazioni. Nella tradizione iniziatica questo momento rappresenta un passaggio, un tempo per la meditazione, per rivolgersi all’interno, durante il quale la separazione tra ciò che è visibile e ciò che è invisibile si assottiglia sin quasi a scomparire. In autunno, specie alcuni segni zodiacali o -per dirla meglio- alcune persone nate sotto determinate stelle, cadono letteralmente in letargo e, in generale, la separazione tra dentro e fuori diventa molto labile, quasi evanescente.
Nella tradizione druidica l’Equinozio d’Autunno veniva chiamato Alban Elfed (Autunno, o «Elued», Luce dell’Acqua). Esso rappresentava la seconda festività del raccolto, segnando per parte sua la fine della mietitura, così come Lughnasad ne aveva segnato l’inizio. Ancora una volta, il giorno e la notte sono in perfetto equilibrio, come lo erano all’Equinozio di Primavera, ma ben presto le notti cresceranno fino ad essere più lunghe dei giorni, e l’inverno sarà di nuovo tra di noi.
Come sapevano bene le popolazioni antiche, non bisogna aver paura di un comune stato di rilassamento, di voglia di letargo e di immobilità: tutto questo periodo rappresenta l’inizio della rigenerazione invisibile, attraverso il ripiegamento su se stessi per rinascere a “nuova vita”.
Prima di entrare dentro casa, ricordatevi però di tirare dentro le cose che vorreste fare germogliare con voi in primavera e di abbandonare oggetti, abitudini e persone che il vostro intuito vi suggerisce sia meglio lasciar fuori. I vostri frutti saranno più grandi e profumati quando rifiorirete.
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