Sono loro, infatti, l’anima di un progetto ambizioso e bellissimo che ha come nome sTreet, che è al contempo uno studio di progettazione e una web app che ha come mission la riqualificazione urbana. Gli alberi, insomma, sono i protagonisti della loro impresa. Un’idea nata alla facoltà di architettura del Paesaggio, sviluppata e pensata dopo un tirocinio alla direzione Ambiente del comune di Firenze e che ora è il core business della loro società.

sTreet, che vuole racchiudere nel nome le parole inglesi “street” e “tree” -albero e strada per chi non masticasse la lingua- si occupa di riqualificazione urbana a trecentosessanta gradi collaborando con comuni e privati. Lavori con i comuni su aree pubbliche, talvolta con il coinvolgimento di qualche privato, progetti finanziati da privati su aree pubbliche rivolti ai cittadini e altre azioni di marketing rivolte all’Ambiente. Ma Maddalena e Martina fanno anche altro. Girano infatti l’italia in prima persona per diffondere la cultura e l’amore per il verde, organizzando convegni e seminari e anche incontri rivolti ai più piccoli nell’idea che educare alla terra e all’ambiente sia la chiave per un futuro più sostenibile.

Sono tante che le società nel mondo che si occupano di piantare alberi – spiega Maddalena Scalabrinma noi offriamo qualcosa di diverso e concreto perché sTreet offre questo servizio in Italia. Con noi queste azioni divengono qualcosa di tangibile. Non è valorizzato solo l’aspetto ambientale ma anche quello umano ed emozionale. Mi spiego meglio. Spesso ci si affida ad aziende che si occupano di piantare piccoli alberi, si parla di astoni di pochi centimetri in paesi esteri – continua la paesaggista – con noi è possibile invece partecipare davvero al momento in cui gli alberi vengono piantati. Senza contare che parliamo spesso di esemplari più grandi, anche di tre metri”.

Oltretutto c’è da considerare che se anche tutte queste azioni di marketing ambientale – quelle degli alberi di dimensioni più considerevoli della società fiorentina e anche quelle dei piantoni delle altre società piantati all’estero –  sono volte alla riforestazione, quindi non possono che avere un impatto positivo dal punto di vista ecologico, il tipo di impianti realizzati da sTreet ha una valenza più immediata e tangibile: è chiaro che esemplari più “grandi” possono subito ridurre l’effetto serra generato dall’aumento costante di CO2, mentre per quelli ancora troppo piccoli e giovani il discorso è ridotto ai minimi termini.

Il bosco di ProcedosTreet ha già realizzato con successo diversi progetti in diversi comuni italiani e ha già in cantiere altre collaborazioni con divere amministrazioni di città come Milano e Vicenza. Da qualche tempo Maddalena e Martina hanno concluso un progetto col comune di Treviso e una società milanese di nome Procedo. “Siamo riuscite a piantare trenta alberi abbastanza grandi per costituire uno spazio verde che il cliente ha chiamato Bosco di Procedo – spiega la Scalabrinesemplari di ciliegi, farnie e ornielli in un parco che era ancora abbastanza disadorno. L’idea del committente era quella di regalare ai suoi clienti degli alberi, per promuovere la sua piattaforma che consente di consumare meno carta. Un’idea bella che non rimane astratta perché consente all’azienda di invitare i propri clienti per organizzare attività, picnic e incontri en plein air sotto quegli alberi”.

Le due giovani e dinamiche paesaggiste stanno anche lavorando a una versione più complessa e completa della web app che attualmente è disponibile gratuitamente sul sito del loro studio di progettazione – riqualificazioneurbana.com – dove potrete trovare tutte le info più dettagliate per conoscere la loro bellissima realtà.

sTreet si occupa di:

Progetti e realizzazzione di giardini insieme a ditte di giardinaggio di fiducia;Restyling di giardini e spazi aperti dimenticati;Progetti di orti urbani e non (in giardino, terrazza, sul tetto o balcone);Consulenze per la creazione di orti comunitari;Orti in edifici aziendali.

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Junio Tumbarello

Direttore responsabile

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La chiave della felicità risiede in un giardino. Con Vivaitaliani sto cercando di conciliare la mia esperienza nel campo della Rete e dei contenuti con la mia passione per la Terra. "Un uomo, d'altronde, ha bisogno di aria, di mare, di vento e di sole" mi ha detto un tizio conosciuto sul Cammino di Santiago che prima lavorava triste tra le quattro mura di un ufficio e ora è il guardia-parco più felice di Spagna. Mi piacerebbe seguire il suo esempio, d'altronde sono un giornalista professionista che ha sempre voluto fare il giardiniere. Ogni giorno mi dedico al mio orto biologico, ad un piccolo pollaio, ai miei due fedeli labrador, Puck e Othello, e a cinque fantagatti nella regal contea di Fantabosco.

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